Cerca nel blog

lunedì 21 novembre 2011

giovedì 17 novembre 2011

Oggi , domani e dopodomani esposizione in via Manzoni a Milano

Articolo uscito sul Corriere di Como! "La galleria Vittoria 1964" ospita in esclusiva: Elisabetta Trombello ….tagli di luna…. Coniugare emozioni, esperienze, natura non è sempre facile, ma per Elisabetta Trombello, pittrice comasca, pare non sia assolutamente un problema. La sua evoluzione continua negli anni attraversando sperimentazioni di nuove tecniche, nuovi materiali, affrontando tematiche diverse, ma sempre supportata da un fil rouge costante: quello dell’emozione, senza cui l’essere umano non potrebbe vivere. Le sue pittosculture, così chiamate per gli effetti tridimensionali offerti dalle malte, impasti di colore, conchiglie, cristalli e materiali vari hanno avuto come protagonista il paesaggio naif, i variopinti fondali marini, il bene e il male. Ecco quest’ultimo salto sostanziale di scelta di abbandonare, momentaneamente i colori sgargianti per identificare bene e male con il bianco segna un nuovo gradino di maturazione artistica dove la Trombello vuole manifestare la bellezza di tutto ciò che produce piacere e ciò che crea disagio, dolore, intolleranza. Gli elementi contrastanti, su cui si dipana tutta l’esistenza dell’uomo , non potevano passare inosservati all’artista di Montano Lucino. Così lei stessa affronta in una fase particolare le esigenze del suo pubblico affezionato che inizia a chiederle di realizzare opere su commissione che contengano elementi appartenenti alla vita privata di ognuno e custoditi nel tempo , ma che con Elisabetta hanno la possibilità di esplodere e rimanere cristallizzati in opere che avranno la caratteristica di unicità e irripetibilità. Da questa fase si migra inevitabilmente all’attuale, quella dei cosiddetti “tagli di Luna” . Forti nell’impatto cromatico , ma sempre tridimensionali, però realizzati con tecniche e tessuti trattati in modo differente, le opere esercitano una forte attrazione a cui l’osservatore difficilmente resiste a toccarli , afferrarli, sfiorarli . La luna, pretesto straordinario per poeti, scrittori e pittori, anche questa volta esercita tutto il suo fascino attraverso questi quarti, che tracimano dalla cornice, come per venirci incontro ed abbracciarci. << La luna racchiude un’emozione immensa, perché racchiude il cosmo – dice l’artista – dal bianco traspaiono luci, pieghe , anse e cavità che sono contenute anche nel nostro animo, siamo luminosi quando possiamo, quando la vita ce lo consente e cavernosi e nascosti quando non vogliamo far parte dell’insieme. La luna risponde all’uomo, quando la riesce a leggere a decifrare. Offre e dona sensazioni nei momenti i cui viene osservata, permette riflessioni>>. Federica Rossi.